Storia
Le origini
‘500
Le origini della Residenza O’Santissima non sono certe. Sappiamo però che un tempo si chiamava Maso Magor – o Malgor – e che era circondata da un giardino con vialetti, statue e fontane. Tutt’attorno, solo terreni coltivati.
La dinastia dei Roveretti
1610
Alla famiglia Roveretti, divenuta proprietaria del terreno su cui sorge la villa, si deve la costruzione della vicina chiesa della Beata Vergine Maria.
1859
La proprietà viene comprata da Giuseppe Rossi che, dopo due secoli e mezzo, mette fine all’epoca della famiglia Roveretti.
Giuseppe Garbari e il parco
1895
Il commerciante di manifatture e botanico Giuseppe Garbari acquista la dimora. Grazie alla sua passione per le piante, il parco della residenza si arricchisce di specie vegetali esotiche.
Passaggi di proprietà
1913
Nel periodo delle due guerre, la tenuta passa di mano in mano a varie famiglie: dai conti Sizzo de Noris a Giovanni Zelgher, per poi essere acquistata dalla principessa Teresa di Sassonia e dal marito Lamoral Taxis Bordogna Valnigra.
Da palazzo nobiliare a istituto religioso
1954
Subentra l’istituto religioso Suore Figlie della Chiesa, che realizza lavori di ampliamento e vende una parte del Parco Garbari al Comune di Trento.
1984
Trent’anni dopo, l’istituto cede la dimora alla Fondazione diocesana O’Santissima, con l’intenzione di usare la proprietà come centro pastorale di accoglienza.
Gli anni del declino
2000
All’interno della residenza vengono ospitati temporaneamente gli anziani della casa di riposo di Povo. Sei anni dopo, quando la villa chiude, inizia per l’edificio un periodo di degrado.
La riqualificazione ad opera di SAD
2015
La cooperativa SAD acquista il compendio, con la volontà di realizzare un nuovo modello di welfare generativo. Nel 2021 iniziano i lavori di restauro e ricostruzione.
La Residenza O’Santissima
Oggi
La Residenza O’Santissima è una soluzione abitativa per senior autosufficienti che offre soggiorni lunghi votati alla socialità e al benessere psicofisico della persona.
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